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Le feste medievali e le rievocazioni storiche in Toscana fanno parte della
cultura regionale. Rappresentano uno dei momenti maggiormente sentiti dalla popolazione locale,
che spesso si prepara un anno intero per offrire il migliore spettacolo possibile ai turisti provenienti da
tutto il mondo.
La maggior parte delle feste si tiene nel periodo che va dalla primavera a
settembre; alcune hanno alle spalle un’antica tradizione, altre sono più
recenti. Vediamo le più importanti.
Le migliori feste medievali in Toscana
Tutte le migliori feste medievali sanno far rivivere un passato ricco di suggestioni. Si tratta
di manifestazioni che presentano diversi livelli di fruizione, a seconda delle esigenze di chi viaggia.
Ci si può abbandonare ai colori, ai suoni dei cortei e delle ricostruzioni storiche, provando il piacevole
stordimento di chi non sa più dove e in che anno si trova.
Si possono provare cibi lontani dall’esperienza ordinaria; in molti casi vengono proposte, nelle taverne e nei
banchetti, ricette antichissime, risalenti proprio al medioevo, tipiche delle varie località.
Si può approfondire la conoscenza del periodo attraverso l’esperienza diretta della vita quotidiana dei
borghi medievali dell’epoca.
Di sicuro parliamo di eventi che, per la cura e la ricchezza dei programmi, sono molto differenti dalle semplici
sagre e rappresentano un prezioso patrimonio culturale.
Ogni provincia ha le sue feste, da Lucca a Firenze, da Pistoia a Grosseto. Molti possono essere
gli itinerari. Di seguito una selezione dei migliori eventi medievali in
Toscana, una terra di opportunità per tutti: per chi vuole arricchire le proprie vacanze e per
chi vuole unire il piacere della scoperta del territorioal benessere delle
cure termali.
La festa medievale di Castiglion Fiorentino: Bianco Azzurra
Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, è uno dei comuni più importanti della Val di
Chiana. Centro antichissimo, la sua origine precede l’epoca etrusca. La sua storia è legata
alla posizione strategica e alle grandi opere di bonifica che hanno interessato la zona nel corso dei secoli.
La festa medievale Bianco Azzurra ha una storia piuttosto recente: nasce nel
2002 grazie all’impegno del Gruppo Sbandieratori Il Cassero, uno dei tre rioni della città. Si
svolge ogni anno l’ultimo fine settimana di maggio e il primo di giugno.
Spesso viene indicata come una rievocazione medievale, anche se i protagonisti del Rione Cassero rivendicano
orgogliosamente per la festa una natura differente, più ampia: non semplice rievocazione ma
condivisione di tradizioni culturali ed enogastronomiche, in un’area della città che in passato è stata spesso
trascurata e che grazie alla festa ha trovato un potente strumento di riqualificazione. E tutta Castiglion
Fiorentino ne ha giovato, dal punto di vista della visibilità e del turismo.
Lo scenario è quello della Torre del Cassero. Ai suoi piedi si estende la Piazza d’Armi del
Castrum, l’attuale Piazzale del Cassero, che nei giorni della festa di riempie di taverne e ospita un suggestivo
mercato dell’artigianato. Si possono degustare specialità tipiche, accompagnate da vino locale
e birre artigianali, assistendo a numerosi spettacoli di giocoleria, sfide a
cavallo e di falconeria.
L’atmosfera è unica, tra musiche medievali, sbandieratori, giullari, mangia fuoco, tamburini,
maghi, spadaccini. Di grande fascino lo spettacolo pirotecnico notturno: i fuochi d’artificio
illuminano la torre, le mura e la campagna della Val di Chiana.
La festa medievale di Chiusi: Tria Turris
Il Tria Turris di Chiusi, in provincia di Siena, ha luogo
l’ultimo week end di giugno e inaugura la settimana di festeggiamenti in onore di Santa Mustiola, patrona della
città, martirizzata nel 274 d.C.
Si svolge nel centro storico ed è la rievocazione dell’autonomia di Chiusi, da sempre al centro
della contesa tra Guelfi perugini e Ghibellini di Siena: l’anno in cui la città diventa libero
comune, cominciando a battere moneta propria, è il 1337. L’indipendenza non durò molti anni,
tuttavia per la storia della città quel periodo continua ad avere un forte valore simbolico.
La rievocazione storica è divisa in tre giornate. All’interno di un tipico accampamento medievale si alternano
esibizioni, spettacoli e sfide. Musica, colori, antichi mestieri e cibo sono i
protagonisti. Danzatrici, sbandieratori, dame, arcieri, cavalieri, giocolieri
creano un mondo fuori dal tempo.
Tra gli appuntamenti più caratteristici si segnalano la Tripartita, il calcio storico cittadino, e il grande
corteo tradizionale che attraversa strade e i vicoli. L’ultimo giorno della
Tria Turris, la domenica, c’è l’evento più sentito: il Palio delle Torri. I
tre Terzieri, sorta di contrade, in cui è divisa la città si sfidano lungo un
percorso piuttosto impegnativo; ogni Terziere schiera 4 uomini, che devono correre portando in
spalla la ricostruzione lignea di una delle tre torri cittadine. Le torri pesano circa 100 kg, vince il
quartetto, e il Terziere, che per primo arriva in Piazza del Duomo. Con la vittoria si
ottengono la supremazia cittadina, simboleggiata dalle chiavi della città consegnate dal Sindaco, e l’onore di
difendere la santa per tutto l’anno a seguire.
La festa medievale di San Quirico d’Orcia: Festa del Barbarossa
La Festa del Barbarossa ha luogo nel borgo storico di San Quirico d’Orcia,
sempre nel senese, il terzo fine settimana di giugno.
È la rievocazione di uno degli eventi più importanti mai avvenuti in città e in tutta la Val
d’Orcia: la sosta che vi fece Federico Barbarossa, nel 1155, in attesa di proseguire verso Roma per
essere incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero. Durante la sosta ci fu la trattativa tra Federico
Barbarossa e i cardinali inviati da Papa Adriano IV, al fine di ottenere il lasciapassare per l’incoronazione:
Barbarossa doveva consegnare alla Chiesa l’eretico Arnaldo da Brescia. La cattura e la consegna avvennero
puntualmente e Federico Barbarossa proseguì verso Roma per diventare Imperatore.
La Festa risale al secolo scorso, al 1962, ed è una ricostruzione storica dei giorni della
trattativa. La città, in particolare il centro storico, si divide nei quattro quartieri
originari: il Borgo, i Canneti, il Castello e il Prato. Il programma prevede
spettacoli, sfilate, dimostrazioni e un corteo con centinaia
di figuranti, che interpretano i soldati degli eserciti, imperiale e papale, le guardie cittadine e il popolo.
Sul sagrato della Chiesa della Collegiata viene fatto rivivere l’incontro, mentre l’affascinante giardino degli
Horti Leonini ospita le sfide tra gli arcieri e gli alfieri dei diversi quartieri. L’apertura delle taverne
garantisce a tutti, locali e turisti, cibo, vino, relax.
La festa medievale di Monteriggioni: Monteriggioni Di Torri si Corona
Monteriggioni di Torri si Corona si tiene nell’omonimo paese durante i primi
due fine settimana di luglio e oltre a essere una delle feste medievali più antiche è anche una delle più
suggestive di tutta la regione.
La rievocazione delle usanze e gli allestimenti sono rigorosi. Caratteristiche che la differenziano nel panorama
toscano. Non è un caso se questa festa si avvale di un team di professionisti tra gli
organizzatori: un direttore artistico e un direttore scientifico lavorano di concerto per garantire agli eventi
un contesto il più possibile aderente a quello originario. Gli abiti, i riti e le esibizioni sono il prodotto di
un attento studio dei documenti e delle notizie storiche: dietro questa manifestazione c’è un
grande lavoro filologico. Le ambientazioni e gli allestimenti sono accurati fin nei più piccoli particolari.
Il cuore della festa è il Castello, che ogni anno apre le proprie porte a musicisti,
saltimbanchi, giullari, ospitando taverne, giochi, mercati. Molti sono gli
spettacoli musicali, di danza, di artisti di strada, così come non mancano
spettacoli di teatro, concerti, disfide poetiche, letture pubbliche.
A Monteriggioni la valorizzazione del territorio e della sua
storia passa attraverso una festa molto simile a un festival di
arte e cultura.
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