Festa dei fiori di primavera: la maggiolata lucignanese

Uno degli appuntamenti più belli della primavera toscana ha luogo a Lucignano, una
cittadina adagiata su un colle della valdichiana, in
provincia di Arezzo. È la maggiolata lucignanese, uno
spettacolo che dura molti giorni, notevole per gli aspetti celebrativi e
l’appassionata organizzazione. Le caratteristiche di questa manifestazione costituiscono un forte
richiamo
 per il turismo.

 

La breve distanza da Chianciano Terme può essere uno stimolo a provare un tipo di esperienza molto
coinvolgente, fatta di colori, suoni, partecipazione popolare.

 

Cos’è la maggiolata lucignanese

 

 

 

La maggiolata di Lucignano è una grande festa per l’arrivo della
primavera. Una festa dei fiori che dura diversi giorni, nella seconda
metà di maggio, coinvolgendo tutti i cittadini del borgo
aretino.

 

Le celebrazioni per l’arrivo della primavera sono comuni in tutto il mondo; sono
feste profondamente radicate nelle antiche tradizioni popolari, momenti in in
cui la collettività festeggia il passaggio decisivo dalla stasi invernale alla rinascita
primaverile.

 

La sfilata dei carri allegorici fioriti lungo il percorso
del centro storico è il momento più sentito: viene ripetuta per tre volte, due
volte di giorno, di domenica, e una volta in notturna, durante un giorno feriale. I quattro
rioni del comune di Lucignano si contendono il riconoscimento finale per aver
allestito il carro più suggestivo.

 

Accanto alla sfilata tradizionale sono previste molte altre manifestazioni,
tipiche delle feste popolari: la sfilata del corteo storico,
le esibizioni dei gruppi folcloristici e delle bande
musicali, i giochi tra le contrade, gli spettacoli e i
concorsi musicali. Molto importanti i momenti di convivialità, condivisi nelle cene e
nei pranzi comuni presso gli stand enogastronomici allestiti per
l’occasione.

 

Durante i giorni della maggiolata le strade, le piazze, gli archi, i
vicoli e i balconi del borgo vengono letteralmente ricoperti
di fiori. Il giallo brillante delle ginestre, chiamate “
maggio”, domina e contemporaneamente esalta la ricchezza del gioco
cromatico
 degli addobbi.

 

L’atmosfera della maggiolata lucignanese è unica: i colori e le
fantasie delle composizioni floreali si uniscono alle suggestioni evocate dal contesto
medievale delle strade del paese, sembra di essere proiettati
in una fiaba in festa. I fiori di Lucignano sono in grado di creare una dimensione sospesa tra
bellezza e magia.

 

Quand’è la maggiolata lucignanese

 

 

 

La classica maggiolata, la sfilata dei carri fioriti
accompagnata dalle esibizioni di gruppi folcloristici e bande, si tiene
tradizionalmente ogni anno nel periodo compreso tra le ultime domeniche di
maggio e l’inizio di giugno.

 

In genere le sfilate principali sono tre: la penultima domenica di maggio, il martedì successivo, in
notturna, e la prima domenica di giugno. Ma i festeggiamenti per l’arrivo della nuova
stagione interessano un periodo più lungo e non c’è giorno, nell’arco delle due
settimane dell’ evento, in cui non ci sia qualche interessante esibizione in
programma, tanto che si può parlare di un vero e proprio festival
primaverile.

 

Da segnalare, come altro momento molto significativo, l’apertura ufficiale della Maggiolata, con la
sfilata lungo le vie del paese del Gruppo e Corteo Storico di
Lucignano, della banda musicale e del locale gruppo folcloristico. La sfilata,
che dà il via al periodo delle feste, si conclude con l’apertura dell’area gastronomica
e con diverse esibizioni serali.

 

Il corteo storico viene ripetuto in occasione delle due sfilate domenicali dei
carri e si è ritagliato sempre più uno spazio autonomo all’interno della
manifestazione, oltre che una meritata visibilità. Dietro il corteo
storico
, con i suoi sbandieratori, vi è un attento studio delle usanze e dei costumi del
XIII e XIV secolo; l’abbigliamento e le esibizioni si ispirano a quel periodo, l’effetto complessivo della
rievocazione è molto coinvolgente.

 

Il programma, nel corso delle due settimane, prevede altre sfilate: di
bambini delle scuole locali e di gruppi musicali e folcloristici provenienti
da tutta Italia e dall’estero.

 

La tradizione della maggiolata lucignanese

 

 

 

La tradizione della maggiolata, la tipica festa popolare di benvenuta alla primavera aveva
radici nel mondo contadino ed era diffusa in tutta la Toscana. L’arrivo della buona
stagione veniva celebrato in tutti i centri, la fine dell’inverno era l’occasione per
rinsaldare i legami delle comunità, unite nell’auspicio di una stagione benevola e
propizia per i raccolti. La vita degli uomini era fortemente legata alla terra e al ciclo delle stagioni.

 

La maggiolata lucignanese è uno di quegli eventi nati per recuperare tradizioni che
andavano svanendo e ha mantenuto una forte identità negli oltre 80 anni di storia.
Fondamentali sono stati l’impegno dei cittadini, dell’amministrazione comunale e la volontà di
associazioni, molto attive sul territorio comunale, come il Gruppo Storico
Lucignano e il Gruppo Folkloristico.

 

La prima edizione della maggiolata risale al 1937. Già all’epoca il dissolvimento delle
antiche tradizioni veniva sentito come un impoverimento per la cultura di
tutto il territorio. La maggiolata rappresentò l’occasione per creare un ponte tra
passato e futuro, nel tentativo, riuscito, di valorizzare la
città.

 

La sfilata dei carri allegorici, il cui percorso segue la forma
ellittica
 del borgo, è il momento più intenso delle celebrazioni.
Non è solo una esibizione ma una vera contesa tra i quattro rioni in cui è divisa
la cittàrione di Via dell’Amore, di Porta San
Giovanni, di Porta San Giusto e di Porta Murata. La
realizzazione dei carri è frutto di mesi di duro lavoro, segreti,
“soffiate”. E c’è anche la capacità di cogliere i segnali più significativi legati ai fatti
di cronaca e politica, per poi tradurli in un’allegoria che sappia far ridere e pensare.

 

Al carro vincitore viene assegnato il Grifo d’Oro dalla giuria
dell’Associazione Maggiolata, sulla base di un criterio che tiene conto dell’armonia compositiva, della
creatività e della capacità allegorica. Inutile dire quanto sia importante questo riconoscimento
nella terra delle contrade, delle sfide infinite, dell’identità definita
dall’appartenenza.

 

La staffetta delle contrade della maggiolata lucignanese

 

 

 

La staffetta delle contrade è una delle sfide più accese tra i quattro
rioni. Si svolge nelle due occasioni della sfilata domenicale: segue il
corteo storico e precede l’esibizione dei carri.

 

È una classica gara podistica per frazioni. I quattro rioni schierano i migliori
podisti, alle volte semiprofessionisti, che si sfidano lungo le vie del centro
storico
.L’elemento caratteristico più impressionante è la
partecipazione popolare. Migliaia di cittadini e turisti compongono due ali di folla rumorosa e
partecipe. Il tifo degli appartenenti ai diversi rioni è assordante, la vittoria finale
è sentita quasi come il riconoscimento del Grifo d’Oro per il carro più bello.

 

Se si vuole vivere fino in fondo un evento come la maggiolata, è obbligatorio assistere
alla staffetta, facendosi travolgere dalla partecipazione collettiva e magari scegliendosi un
rione per cui fare il tifo.

Altri articoli